LE CENTO VENDEMMIE DELL' AZIENDA TURINA DI MONIGA DEL GARDA
/L’AZIENDA TURINA DI MONIGA DEL GARDA CELEBRA UNA STORIA FAMILIARE DI 100 VENDEMMIE E GUARDA AL FUTURO
Un traguardo importante quello raggiunto dall’azienda Turina di Moniga del Garda: 100 vendemmie, “ma soprattutto cento vinificazioni” raccontano i fratelli Andrea e Marco Turina che, assieme al cugino Matteo, rappresentano la quarta generazione alla guida di questa realtà produttiva affacciata sulla sponda bresciana del lago di Garda. Sono circa 23 gli ettari coltivati, suddivisi tra le denominazioni Valtenesi (13) e Lugana (10), per una produzione complessiva di circa 150.000 bottiglie annue. Colpisce nei tre giovani la consapevolezza di come la loro ormai più che secolare storia familiare abbia forgiato una precisa vocazione enologica, dapprima alla produzione del Chiaretto, per poi allargarsi anche a quella del Lugana. Produzioni gestite interamente in prima persona, dalla vigna alla bottiglia.
Nel 1896 il trisavolo Angelo Turina da Salò si spostò a Moniga, per lavorare come mezzadro nelle proprietà del senatore Pompeo Molmenti (noto per aver codificato per la prima volta la produzione del Chiaretto). Nei primi decenni del Novecento Luigi Turina coltivava già vigneti di proprietà, rifornendo cantine anche al di fuori del territorio bresciano. Fino al secondo dopoguerra i Turina, come molti piccoli coltivatori, conferivano le uve a grandi cantine del territorio. Galeotta fu la vendemmia del 1946, annata con una produzione così copiosa che le uve della famiglia non vennero ritirate. Fu così che i fratelli Gaudenzio e Angelo iniziarono a produrre in proprio, aprendo poco tempo dopo la loro cantina nel centro storico di Moniga. Seguirono poi le tappe comuni a tante aziende che hanno fatto la storia e la fortuna del vino italiano: dalla vendita dello sfuso, alle prime bottiglie prodotte negli anni Sessanta, fino alla costruzione della nuova cantina negli anni Settanta. Gli anni Ottanta e Novanta sono quelli delle decisive innovazioni tecnologiche, volute dalla terza generazione formata da Luigi Paolo e Dario, e giunge così nel 1996 il primo Trofeo Molmenti.
Oggi Andrea, Marco e Matteo, la quarta generazione, guardano al futuro facendo tesoro di una sapienza agronomica ed enologica forte della storia familiare: “Valorizzare il territorio – raccontano – è innanzitutto rispettare quanto le vecchie generazioni hanno tramandato ai giovani della Valtenesi, una sapienza che significa salvaguardare innanzitutto il groppello, il vitigno autoctono che dà vita da più di 100 anni al nostro vino rosa”. La loro è una viticoltura di precisione, con vigneti dedicati alla produzione del Chiaretto, proposto in più versioni: il tradizionale Chiaretto di Moniga, il Valtenesi Fontanamora che prende il nome da un vigneto in località Balosse di Moniga, ed infine il Setamora, una sorta di Rosé Riserva che fa un passaggio in barrique. L’uvaggio comprende sempre, in diverse proporzioni, groppello, barbera, sangiovese e marzemino. La produzione di Lugana comprende quello “classico” d’annata e il Fenil Boi, prodotto dall’omonimo vigneto sui terreni argillosi di una delle colline più alte della denominazione.
Le Cento Vendemmie sono state celebrate alla grande, grazie a ben tre importanti riconoscimenti ricevuti di recente: il Trofeo Molmenti, vinto con il Valtenesi Fontanamora 2024, il Gran Priorato del Lugana, che dal 1980 incorona il miglior Lugana dell’anno, assegnato al Lugana Fenil Boi e last but not least, i Tre Bicchieri del Gambero Rosso per il Fontanamora 2023.
La degustazione
Fontanamora 2024 Chiaretto di Moniga Valtenesi Doc
Prodotto in solo acciaio, da un vigneto dedicato posto sul tipico terreno morenico sedimentario, colpisce per l’eleganza del corredo olfattivo di fiori ed erbe aromatiche, allargandosi poi ai piccoli frutti rossi che si ritrovano nel sorso succoso e sapido. L’ottima acidità regala una fresca persistenza tutta da godere a tavola.
Fontanamora 2023 Chiaretto di Moniga Valtenesi Doc
L’anno in più trascorso in bottiglia cesella un corredo olfattivo più tendente agli agrumi maturi che accompagnano i frutti rossi. Il sorso è ampio e pieno, con una piacevolissima persistenza sapida.
Lugana Fenil Boi 2024
Ricordi di ginestra ed erbe aromatiche accompagnano un sorso decisamente sapido, quasi salato, dove giocano note fruttate di susina e agrumi gialli. Finale persistente con leggera nota amandorlata.
Lugana Fenil Boi 2017
Nessuna traccia di ossidazione in questo Lugana di una trascorsa vendemmia. Note di erbe essiccate e zenzero disidratato, con tocchi fumé e di leggero idrocarburo. Palato sapido ed appagante.
Setamora 2022 Chiaretto Valtenesi Doc
(60% Groppello, 25% Barbera, 10% Sangiovese, 5% Marzemino) È un Chiaretto pensato come Riserva: fermentazione in acciaio e successiva maturazione in barrique pe 6 mesi. Rivela un’ elegante complessità all’olfatto, con note di agrumi canditi, pesca, vaniglia e spezie scure. Al palato è ampio, molto sapido e di ottima persistenza.
Setamora 2020 Chiaretto Valtenesi Doc
Gradevolissimi accenni di evoluzione sin dal colore ramato buccia di cipiolla, poi ancora zest d’arancia candita, chiodo di garofano, zenzero e un palato corposo e consistente che si chiude su un finale deciso e sapido.