Confronto sul Pinot Nero a Vignalta, sui Colli Euganei
/Qualche sera fa ho partecipato a un interessante confronto sul Pinot Nero, presso l’azienda Vignaltà di Arquà Petrarca. Un confronto al quale il caro amico Lucio Gomiero teneva molto. “Vinifichiamo il pinot nero dal 1990” ha raccontato “ma è dal 2013 che entra a pieno titolo tra le nostre etichette”. La degustazione è stata guidata da Marco Tinello iniziando da quattro Pinot Nero prodotti in Veneto, seguiti da quattro francesi, per chiudere poi con quattro annate del Pinot Nero di Vignalta.
In apertura una curiosità: la prima annata (2021) del Blancs de noir, pinot nero vinificato in bianco, con lo stesso protocollo usato per la vinificazione in rosso, sempre da Vignalta: beva sottile ma di struttura, eleganza e freschezza (18 mesi di maturazione sui lieviti, in legno).
I quattro Pinot Nero prodotti in Veneto:
Pian delle Vette Pinot Nero 2019 Vigneti delle Dolomiti IGT. Siamo a Feltre e quindi tutto punta alla freschezza montana di fiori e frutti rossi aciduli (acciaio - 24 mesi barrique).
Serafini e Vidotto Roccolo 2019 Pinot Nero Colli Trevigiani IGT Dalle terre rosse di ferretto del Montello. Note di arancia rossa che virano all’ematico. Evidenti quelle vegetali di bosso. Sapido. Acciaio per la fermentazione e poi dai 14 ai 18 mesi di maturazione in legno.
Dal Cero Niconero 2019 Pinot Nero Monti Lessini Doc. Dai suoli vulcanici di Roncò (Vr) mette in evidenza una vena fresco sapida che regala un sorso scorrevole e leggiadro. Acciaio e poi maturazione in cemento e legno dai 12 ai 18 mesi.
Buvoi Pinot Nero 2019. Accanto alle già note versioni di pinot nero Metodo classico, questo vino fermo è materico, caldo, strutturato. 12 mesi di maturazione in barrique usate.
A seguire la carrellata dei Pinot Nero di Francia:
Henri de Villamont Pommard 2018 - Vosne Romanée 2020 - Chambollle Musigny 2019
Gérard Seguin Gevrey Chambertin 2020
Tutti vini giovani, se non giovanissimi, che nel loro insieme evidenziano il primato della storia francese nell’espressione del vitigno. Sapido e quasi ferroso, con eleganza e ampiezza il Pommard; carnoso e animato da un tannino sottile il Vosne Romanée, il mio preferito della batteria; più floreale, caldo ma sottile il Ciambelle Musigny; iil Gevrey Chambertin Vielilles Vignes rivela una mano di fine artigianalità ,succoso ben bilanciato con media persistenza.
A chiudere il Pinot Nero Veneto IGT di Vignalta, declinato nelle annate 2021 . 2019 - 2018 - 2016 .Prodotto in 3000 bottiglie con fermentazione a grappolo intero e maturazione in botti di rovere da 500 l per 18 mesi. Nello scorrere delle annate rivela un anima tutta mediterranea nel fil rouge di erbe officinali e china. accompagnate nel giovane 2019 da un bel frutto di ribes, nel 2019 da note più scure e di corteccia e di fumé. Bella complessità nel 2018, il mio preferito: note di sottobosco, cola, te verde, equilibrato ampio e sapido.Il 2016 ha tannino in rilievo e gioca completamente su note amaricanti e vegetali: rabarbaro, tamarindo.
Un grazie di cuore a Lucio Gomiero per l’invito.Il Pinot Nero di Vignalta è segno di un percorso di ricerca che continuerà a dare frutto, seguendo la via già segnata dell’eleganza e della piacevolezza di beva.