Anteprima Amarone 50° - Il 2014, o della compostezza

Per una di quelle imponderabili coincidenze della vita che vanno prese per quel che sono, l'Anteprima Amarone, che quest'anno "coincideva" con il Cinquantesimo della denominazione, ha messo sotto i riflettori una delle annate più¹ difficili a nostra memoria.  

La ricordiamo la 2014, alla quale è praticamente mancato l'inverno, con conseguenti fioriture precoci: un "anno delle pioggia", con oltre  1500 millimetri di precipitazioni, di cui 860  nel solo periodo vegetativo. La prova di quanto sia stato arduo raccogliere ed appassire uve che mostrassero uno stato sanitario buono è stata la presenza sui banchi delle 71 aziende partecipanti alla manifestazione di soltanto una ventina di Amarone, tutti già in bottiglia.

Ebbene, quest'Anteprima m'è piaciuta soprattutto  per la compostezza e la trasparenza con cui i produttori hanno raccontato le loro difficoltà  e le loro scelte in quest'annata così oscura (ed è proprio il caso di definirla così, visto che le ore di luce essenziali per una buona maturazione delle uve, sono state pochissime).  Molti gli Amarone 2014 ancora in botte (assaggiati dagli addetti ai lavori nella degustazione riservata) che andranno in bottiglia più avanti. Qualche azienda ha ritenuto di non produrre, altre hanno ancora dei dubbi sul fatto di imbottigliare o meno.

Le difficoltà a volte diventano opportunità, se si sanno cogliere. E dunque, i 71 produttori, liberati dal vincolo di presentare obbligatoriamente la 2014, hanno messo in degustazione vecchie annate: c'erano notevoli Amarone 2013, 2012, 2011, 2010 e ancora più indietro. S'è rivelata, quindi una bella occasione per offrire al pubblico il gusto di scoprire un vino nel suo momento probabilmente migliore, dopo l'attesa di qualche anno - e a volte molti - di bottiglia.

Venendo agli assaggi, posso dire che sul fatto che sia un'annata ardua da giudicare non ci piove. La vedo comunque in positivo; anche se come impatto gustativo un buon numero dei 47 campioni che ho assaggiato richiamava più un Valpolicella Superiore, qualche interpretazione molto riuscita non è mancata.

L'annata 2014 mi ha dato l'impressione d'aver "scombinato le carte": nelle espressioni della Valpantena, di solito  più¹ floreali e fresche è apparsa una ciliegia più marcata e croccante; nelle espressioni notoriamente più¹ fruttate e potenti come quelle di Negrar o della Valle di Mezzane, s'è visto un profilo più snello e fine, ottenendone un vantaggio in bevibilità,   o ancora, in quel di Marano, è apparsa, piacevolmente, una maggiore potenza e un profilo più ampio, assieme al tipico marcatore della ciliegia.  Insomma, non sottovalutiamola troppo questa 2014, perchè  ci potremo divertire.

E veniamo all'importante nota dolente (che non è la maleducata esibizione di Vittorio Sgarbi nell'intervento d'apertura della manifestazione). 

Qualcuno potrebbe definire quest'Anteprima  come un evento in tono minore. Forse;  e comunque non tanto per quella coincidenza di cui scrivevo all'inizio, quanto perché il Cinquantesimo della denominazione avrebbe meritato uno sforzo collettivo più ampio. Avendo notato, nelle dichiarazioni pubbliche delle parti, alcuni cenni di distensione nella ormai annosa controversia tra Consorzio e Famiglie Storiche dell'Amarone, mi sarei aspettata che in  questa occasione importante si potesse scorgere un ulteriore segnale di pace, al di là delle varie sentenze economico-giuridiche. ll fatto di non essere vincolati a presentare un'annata troppo recente ( un punto che le Famiglie hanno sempre criticato), avrebbe proprio potuto favorire qualche iniziativa comune di presentazione delle vecchie annate, ad esempio. Il Cinquantesimo e la denominazione tutta meritavano questo segnale, che invece non c'è stato. Una mancanza che penso dispiaccia a molti.

Le interpretazioni della 2014 che mi hanno più convinto.

In bottiglia

Accordini Stefano Amarone della Valpolicella. Cl. Acinatico  - Sorprendono in quest'Amarone che di solito spinge per struttura e calore ( e vuole tempo), un profilo più affilato e fresco e un piacevole equilibrio sapido-fruttato che lo rendono pronto. 

Albino Armani Amarone della Valpolicella Cl. Albino Armani 1607 - Freschezza e ciliegia maranese non mancano, con note un po' più scure del solito, su humus e erbe aromatiche;  il corpo è solido e austero, con un bello slancio sapido e la consueta eleganza complessiva.

Corte Archi Amarone della Valpolicella Cl. Gli Archi - Al naso una piacevole nota di gelée di frutti rossi e note scure di humus, bocca slanciata,  saporita, molto ben equilibrata.

I Tamasotti Amarone della Valpolicella - La novità di quest'Anteprima.  La giovane enologa Sabrina Zantedeschi  (una delle ultime allieve del compianto Roberto Ferrarini) e il giovane agronomo Giacomo Brusco gestiscono la piccola realtà produttiva di tre ettari in Val di Mezzane (in conversione biologica) e legata all'attività agrituristica. Sono alla loro "prima Anteprima"  e ben consci delle difficoltà dell'annata. Buon esordio, comunque,  con un Amarone dai tratti sottili e vellutati che mostra cenni di bello stile. Sono da tenere d'occhio. 

San Cassiano  Amarone della Valpolicella  - Variegato e ampio all'olfatto, con un bel richiamo floreale.  Il profilo gustativo è più slanciato del solito, mantienendo un buon corpo e acquistando in eleganza.

Zanoni Pietro  Amarone  della Valpolicella Zovo (in bottiglia ma non ancora in commercio) Austero e composto nei profumi, ha una tessitura spessa ma dalla beva leggiadra, con frutto nitido, pulito e un finale saporito .

Campioni da botte

Gamba  Amarone Valpolicella Cl. Le Quare  - Martino Algrighetti racconta di non aver prodotto il Cru Campedel  e di aver messo tutte le uve migliori in questo Amarone. Fiori essiccati, erbe aromatiche e frutta rossa in sottofondo delineano un naso elegante. Palato slanciato e di bello spessore gustativo, con lungo finale saporito.

Le Bignele Amarone Valpolicella Cl. - Predomina al naso una bella freschezza balsamica. Scorre sul palato con una gradevole e leggera pastosità che invita alla beva e all'abbinamento gastronomico. Non farcelo attendere troppo Silvia!

Le Guaite di Noemi  Amarone della Valpolicella - Naso intenso di ciliegia in confettura;  al palato è corposo, ma più misurato e fresco del solito. Quando si dice che le difficoltà sono un'opportunità: Noemi lo sa: c'è un gran guadagno in eleganza.

Secondo Marco Amarone Valpolicella Cl. - Interpretazione molto raffinata di questa difficile annata: misurato sia nelle note olfattive ( ciliegia sottospirito, erbe balsamiche) sia nel profilo gustativo giocato sull'eleganza con un rilievo sapido e una splendida persistenza.

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