A tutto Chiaretto! L'anteprima gardesana dell'annata 2017
/Ottimo esordio per un' Anteprima Chiaretto diversa rispetto al passato che si è tenuta l’11 e il 12 marzo scorsi alla Dogana di Lazise. I Consorzi di tutela del Chiaretto Bardolino e del Chiaretto Valtenesi si sono presentati per la prima volta uniti, con 65 aziende della riviera veronese e bresciana che hanno proposto in assaggio 140 vini dell’annata 2017 e precedenti.
Con oltre 11 milioni di bottiglie (9,5 milioni per il Chiaretto Bardolino e 2 milioni per il Chiaretto Valtenesi) l’area gardesana si pone in testa alla produzione dei rosé italiani con un significativo incremento delle esportazioni, soprattutto verso gli Stati Uniti, il Canada, i Paesi Scandinavi e la Germania. Si è rivelato indovinato, perciò, lo slogan dell’anteprima: “Chiaretto, the italian dry rosé”.
È un bel segnale questa sinergia d’intenti tra le due sponde gardesane “tutte rosa”, tenendo conto della difficoltà italiana nell’apprezzamento dei vini rosati.
Mi è piaciuto tutto di quest’anteprima: dallo spazio della Dogana, molto più ampio che in passato (grazie alla disposizione “ a nastro” dei banchi d’assaggio), alle degustazioni riservate e ben curate dalla delegazione veronese dell’Ais, ai laboratori tenuti dal direttore del Consorzio del Bardolino Angelo Peretti che hanno proposto vecchie annate, mostrandone la longevità.
Sono apparse complementari le due anime del Rosé gardesano; da un lato il Chiaretto della sponda veronese ha ormai fissato il traguardo della Rosé Revolution partita nel 2014, accentuando il colore rosato chiaro (dal cipria al litchi) e il profilo secco e agrumato tipico della corvina raccolta in leggero anticipo (con saldo, com’è noto, di rondinella e molinara); dall’ altro il Chiaretto della sponda bresciana che, grazie alla prevalente varietà groppello ( con saldo di sangiovese e barbera), mostra colori meno uniformi e un po’ più carichi, assieme a note di frutti rossi maturi, maggiore struttura e sapidità. Tutte queste caratteristiche le ho notate bene durante la degustazione alla cieca di 47 Chiaretto Bardolino e 24 Chiaretto Valtenesi, malgrado l’annata 2017 non sia stata facile e la scarsa produzione abbia portato, generalmente, a colori più intensi,con una maggiore concentrazione della beva e una minore acidità.
Quest’anteprima ha mostrato il carattere di una prova generale del nuovo disciplinare della doc riservata al Chiaretto di Bardolino che entrerà i vigore con la prossima vendemmia: il Chiaretto non sarà più un vino “di risulta” da generiche uve per il Bardolino, ma sarà prodotto da vigneti specificatamente individuati, con la presenza della corvina che potrà arrivare al 95%. Si incontra ancora qualche Chiaretto Old Style, ma la maggioranza dei produttori (oltre l’80 %) ha accettato questa nuova sfida. L’augurio è che il nuovo disciplinare sia un ulteriore passo per convincere sempre più i consumatori - in primis italiani - ad avvicinarsi ai vini rosati.
Ho trovato interessanti alcuni Chiaretto del 2016 e di alcune annate precedenti, come ad esempio il Chiaretto 2016 di Albino Piona, il Rosa di Notte 2011 di Montonale e il Chiaretto Classico 2014 di Villa Calicantus.
Le mie scelte
Chiaretto di Bardolino
Casaretti – Bardolino Chiaretto Cl. Rosa dei Casaretti 2017
Cavalchina – Bardolino Chiaretto 2017
Il Pignetto – Bardolino Chiaretto 2017
Le Fraghe – Bardolino Chiaretto Rodon 2017
Le Tende - Bardolino Chiaretto Classico 2017
Le Vigne di San Pietro – Bardolino Chiaretto Corderosa 2017
Monte del Frà Bardolino Chiaretto 2017
Giovanna Tantini Bardolino Chiaretto 2017
Chiaretto della Valtenesi
Cà dei Frati – Valtenesi Charetto Rosa dei Frati 2017
Cà Maiol - Valtenesi Chiaretto 2017
Cantine La Pergola - Valtenesi Chiaretto Selene Bio 2017
Costaripa – Valtenesi Chiaretto Rosamara 2017
Le Chiusure –Valtenesi Chiaretto Portese 2017
Pasini San Govanni - Valtenesi Chiaretto Il vino di una notte bio 2017
Pratello – Valtenesi Chiaretto 2017
Turina – Valtenesi Chiaretto 2017