Il Catalogo 2019 di Proposta vini: un viaggio appassionato tra vini, tradizioni e territori

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L’appuntamento annuale con la presentazione del Catalogo di Proposta Vini, l’azienda di distribuzione fondata a Pergine (Tn) da Gianpaolo Girardi e presente sul mercato da oltre un trentennio, è sempre qualcosa di più di una giornata dedicata agli assaggi di vini, spiriti, birre ed altro ancora.

È anche - e per nostra fortuna - un momento di riflessione stimolato dai contenuti che Gianpaolo stesso scrive nelle pagine di apertura, con grafica e stile limpidissimo e quasi giocoso. Quest’anno in copertina c’è un marinaio di rosso vestito che osserva dal mare il ricchissimo panorama italiano dei territori del vino: dai più nominati Montepulciano e Montalcino a quelli meno conosciuti come Gambellara, Carmignano o Morro d’Alba. E difatti il titolo del Catalogo è “Paese che Vai”…

“Vino che trovi”… ci viene spontaneo completare. “È un elenco senza fine” afferma Gianpaolo “ma salvo lodevoli eccezioni, i produttori devono fare i conti con un mercato che non conosce le innumerevoli espressioni eroiche italiane. Si tratta di una oggettiva debolezza del vino italiano che potrà diventare una grande forza solo se si riuscirà a trasmettere i concetti di rappresentatività, di unicità e storia”.

Un compito difficile che Gianpaolo Girardi, coadiuvato dal figlio Andrea e da Italo Maffei, dimostra di anno in anno di svolgere con professionalità, competenza e una grande, grandissima passione, La ricerca di Proposta Vini è soprattutto rivolta a realtà vitivinicole storiche in zone vinicole di antica tradizione, caratterizzate da vitigni tradizionali e da cura del paesaggio. Da qui nascono anche alcuni progetti specifici di valorizzazione come i Vini dell’ Angelo o i Vini delle Isole Minori, una selezione compiuta in modo rigoroso che quest’anno ha attratto particolarmente la mia attenzione.

Ecco una selezione degli assaggi. Sono vini accomunati da note salate, di macchia mediterranea e rocce salmastre e dirlo può apparire un’ovvietà, ma non è così. Questa è la loro trama, su cui si inserisce lo stile dei produttori, tutti eroici. Bevendo questi vini, li vediamo questi “custodi isolani” lavorare duramente in piccole, talvolta minuscole parcelle di vigne, e i loro vini hanno una voce autentica:

Antiche Cantine Migliaccio Ponza (Lt) - Fieno di Ponza Bianco 2017 (biancolella, forastera e altre varietà). - “Esplosione di ginestre” è un’immagine con cui il poeta Eugenio Montale descrive l’isola. E in questo vino c’è davvero.

Castellari Isola del Giglio -Ansonica Calzo della Vignia 2016 - Macerazione sulle bucce e sapiente uso del legno donano spessore e profondità.

Candidaterra- Ventotene (Lt) - Pandataria 2017 (fiano, greco, falanghina) - Il “sottotitolo” in etichetta è “Il vino del confino”. La si ricorda per questo capitolo della nostra storia, Ventotene. Ma è anche l’isola delle Sirene omeriche e il nome del vino è quello che le diedero proprio il Greci. Un vino dal carattere eroico, il primo dell’isola.

Cenatiempo - Ischia (Na) Ischia Forastera 2018 - Da una piccola vigna, un vino bianco, affinato in acciaio, che conquista per la fine tessitura minerale che sa di vento e sale.

Salvatore D’Amico Salina (Me) - Salina Bianco Lene 2017 (malvasia delle Lipari) . Succo e sostanza in questo e pure negli altri due vini, il bianco Ambra ( da inzolia, catarratto e altre) e il grande Malvasia delle Lipari Passito. Semplicemente meravigliosi.

Scala Fenicia Capri (Na) Capri Bianco 2016 (greco, biancolella, falanghina) - Riassaggio questo vino dopo qualche anno (l’avevo perso di vista) e ancora una volta mi colpisce per la freschezza che sa di salsedine e fiori e per il sorso scorrevole e saporito.

Il Catalogo 2019 di Proposta Vini presenta 390 aziende, tra le quali 40 nuove entrate. Nella confortevole nuova sede dell’ evento, l’ Hotel Parchi del Garda di Lazise ne erano presenti più di 100, con circa 500 etichette. Riconferme e sorprese non si contano.

Le mie due sorprese in testa alla lista:

Colline Saluzzesi Pelaverga Divicavoli 2018 di Casina Melognis - Revello (Cn):, un assaggio in anteprima di un vin de soif dalla beva leggiadra ed entusiasmante, di spezie, fiori e piccoli frutti. Grande vino per la prossima estate!

Il Tazzelenghe Colli Orientali del Friuli 2015 di Casella - Prepotto . Da un vitigno ormai raro, un vino poderoso ma vivido e scattante, che si fa ricordare.

“Bere bene porta bene” scrive Gianpaolo Girardi nella seconda di copertina. Voleva forse dire che bere bene è questione di fortuna? Preferisco pensare che abbia voluto dirci:

“La fortuna aiuta gli audaci, quei distributori, enotecari, sommelier e semplici amanti del vino che non sono mai stanchi di cercare con audace passione”.