Ed era un Merlot Fra i broli 2009

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Ancora una volta varco la soglia di Casa Piovene a Toara, piccola perla dei Colli Berici, ed è come sempre un sentirsi accolti in famiglia, con Alessandra, Lele, il conte Tomaso e la sua consorte Manuela .

Si assaggia nella stanza sotto il porticato, poco distante da un camino acceso.

Ti senti avvolgere dal calore, dall’amicizia e da quella signorile gentilezza e cura per l’ospite che sembrano venire da un mondo altro, distante secoli dalla dilagante incuria di questi nostri tempi.

Si conversa e i bicchieri sono quelli felici e condivisi dello stare bene assieme.

Ci torno sempre a Villa Piovene Porto Godi - come a una sorta di “porto” per davvero - sicura che troverò tutto questo e che ogni incontro sarà un arricchire tempo e vita di sorsi e umanità.

Così è.

E prima di andare, Tomaso arriva dalla cantina con una bottiglia di grande formato, senza etichetta.

Si apre, si versa, si gusta e ti giunge al cuore la sua armonia liquida. Una festa quel vino, messo via per le grandi occasioni e aperto quest’oggi, in un giorno come altri.

No, non sarà un giorno come altri, poiché metteremo un “albo lapillo” all’uso dell’antica civiltà, per ricordare quella perfetta gioia racchiusa nel bicchiere, in questo nostro breve giorno: “vina liques et spazio brevi spem longam reseces.”

Ed era un Merlot Fra i Broli 2009. Dieci anni appena. Un Merlot Colli Berici doc, ça va sans dire.