Anteprima Amarone 2012/2016 - La degustazione

 

"Gli Amarone 2012 sono figli di un’annata che ha segnato in modo evidente un cambio climatico all’insegna dell’imprevedibilità" ha spiegato Diego Tommasi direttore del Cra-Vit (Centro di Ricerca Viticoltura) di Conegliano durante il convegno d'apertura di Anteprima Amarone. A una primavera molto piovosa è seguita un’estate secca, con forti ondate di calore (le massime hanno superato per più giorni i 32° C). Il fine estate è rientrato, fortunatamente, nella norma. Sono stati messi ad appassire nei fruttai grappoli più spargoli, con acini più piccoli (produzione del 10 - 15% in meno rispetto alla media del decennio) e con buccia meno spessa.

Un'annata a quattro stelle, secondo il Consorzio, "buona" - dicono i produttori con i quali ho degustato ai banchi.  

Sicuramente la prima di tre annate difficili che hanno messo a dura prova la perizia dei produttori.

Vanno fatte valutazioni molto caute, dunque, sui campioni in assaggio all’Anteprima. 

Sulle lunghe distanze – e a mio parere una valutazione attendibile dell’Amarone richiede almeno un'attesa di sei, otto, dieci anni dalla vendemmia – avremo di sicuro delle sorprese. 

Va registrato  il fatto positivo che, nel corso degli anni, sono aumentati all’Anteprima i campioni prelevati da botte rispetto a quelli in bottiglia (quest’anno, rispettivamente 44 e 33). 

Ho assaggiato alla cieca tutti i 33 campioni in bottiglia per avere un’idea dei prodotti “finiti”  (l’annata 2012, secondo il disciplinare, è posta in commercio già dal 1° gennaio 2015)  e una quindicina di campioni da botte alle postazioni dei produttori. 

Lo stressante calore estivo ha marcato le caratteristiche dell’Amarone 2012: morbido, di buona struttura, con tannini poco aggressivi. Ho trovato vini rotondi, con prevalenti note di confettura e frutta rossa matura; quasi assente la nota speziata.  I più convincenti tra gli imbottigliati (circa la metà) bilanciano l’evidente morbidezza con finali sapidi e persistenti. Molti si possono definire già pronti.  Li vedremo alla prova del tempo, bevendoli fra qualche anno.                                                                                                                                            Meno uniformi e un po' più scattanti nell'esprimere i terroir delle diverse vallate, gli assaggi da botte, alcuni molto promettenti. Ho scelto di non assaggiarli alla cieca, perché sono prelievi di masse che saranno ulteriormente affinate e assemblate per un prodotto finale che presenterà inevitabili differenze.

La mia personale selezione   -   Bottiglia (B)   Campione da botte (C)

Fumane:    

Secondo Marco – Amarone della Valpolicella Cl. (C)  - Come il giocoliere da circo ch’è in etichetta, Marco Speri cerca nell’Amarone l’equilibrio tra la potenza e l’eleganza, tra i muscoli scattanti e la freschezza.  Secco e con un lunghissimo finale. Chapeau.

Monte del Frà -  Amarone della Valpolicella Cl. Tenuta Lena di Mezzo - (B)   - Erbe aromatiche, china e ciliegia matura. Eemplare per l’equilibrio gustativo, chiude lungo e sapido. 

Negrar:

Recchia - Amarone della Valpolicella Cl. Masùa di Jago (B)  - ntenso e speziato al naso, è avvolgente nella progressione con un finale persistente e una vena rinfrescante di piccoli frutti e amarena.

San Pietro In Cariano:

Farina  - Amarone della Valpolicella Cl. (B) - Un po’ ritroso nei profumi di petali essiccati e spezie dolci, è ampio, teso e polposo con un bell’allungo finale. 

Marano:

Cà La Bionda - Amarone della Valpolicella Cl.  (B)  - Esemplare per equilibrio tra le parti: corposo, con frutto rosso in evidenza, tannini rilevati e una splendida freschezza: promette assai.

Le Marognole -  Amarone della Valpolicella Cl. Campo Rocco (C) - Meno irruente nei tannini e più pronto che in annate precedenti, sfodera la ciliegia di Marano, succosa ma ancora croccante. La beva  è solida e sostenuta da una buona acidità. 

Gamba - Amarone della Valpolicella Cl.  Campedel  (C) - Se all’olfatto risulta ancora un po’ ritroso nei profumi, in bocca è quasi esplosivo per la pastosa materia del frutto. Occorre aspettare che l’alcol e i tannini si integrino, ma c’è tutta la stoffa di un Amarone da ricordare.

Trezzolano, Val Squaranto:

La Giuva - Amarone della Valpolicella (B) - Prima uscita in Anteprima per questa giovane azienda ed è un ottima prova: naso intenso di confettura, bocca coerente, fruttata e calda, ma senza eccessive rotondità: molto secco e fine nella beva. Da seguire.

Illasi:

Marco Mosconi - Amarone della Valpolicella (C) - Austero nello stile (da sempre uno degli Amarone più secchi che bevo) non si smentisce anche nell’annata 2012, con un frutto  rosso maturo è bene in evidenza, su note lievemente speziate e un elegante ricordo balsamico.  Molto promettente.

Falezze di Luca Anselmi - Amarone della Valpolicella Falezze (B) - Già lo scorso anno questa piccola realtà della Valpolicella Orientale mi aveva particolarmente colpito. Confermo.  Presenta un Amarone daii toni delicati al naso, tutti giocati sul floreale secco, erbe aromatiche e spezie. Bella progressione della beva, piena e avvolgente ma sottile. 

Dal Bosco GiuliettaAmarone della Valpolicella Le Guaite di Giulietta - Sembra esserci un cambio di passo nello stile: è un Amarone più sottile, meno muscoloso e potente di quelli a cui Giulietta ha abituati, ma non per questo è meno affascinante, anzi. Erbe officinali, confettura di marasca, note di china. Annotatevelo, perché andrà in commercio nel 2019 – 2020 e sarà buonissimo.

Foto: Gruppo di servizio di AIS Verona durante la degustazione all'Anteprima.

Ringrazio tutto il gruppo per la pazienza, la professionalità e la simpatia.. Un grazie particolare all'ottimo responsabile dei Servizi della Delegazione di Verona, il caro amico Giuseppe Melis.

Alba Vitae: per un Natale generoso il Gemola 2007 di Vignalta

L'iniziativa benefica di AIS Veneto, in occasione del Natale 2015, ha l'anima e la luce di un grande vino, il Gemola Colli Euganei Rosso 2007 dell' Azienda Vignalta di Arquà Petrarca. Merlot e cabernet franc danno vita a un sorso indimenticabile che unisce struttura a una soavissima eleganza.  Ve lo consiglio vivamente. La magnum può essere acquistata comodamente attraverso ilsito di AIS Veneto e la piattaforma di e-commerce collegata. Vi arriverà a casa senza ulteriori spese di spedizione.

Tutto il ricavato della vendita sarà devoluto al Centro Missionario Diocesano di Padova per sostenere l'attività missionaria della Mochongoi Catholic Parish in Kenia.

Fare un dono, o donarvi la magnum del Progetto Alba Vitae, ha un doppio valore: è un prodotto di grande qualità dedicato agli appassionati e sostiene l'impegno umano e sociale di progetti solidali.

Io l'ho appena ordinato e sono felice di contribuire a questa splendida iniziativa. Grazie AIS Veneto e grazie ai titolari dell'Azienda Vignalta: sotto il mio albero di Natale ci sarà la vostra magnum di Alba Vitae.

foto credits: AIS Veneto