Soave Versus 2017: il mondo del Soave è giovane, dinamico, aperto

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Si è chiusa con un bilancio molto positivo la 18^ edizione di Soave Versus che per tre giorni (2 - 3 - 4 -settembre) ha riunito al Palazzo della Gran Guardia di Verona 54 produttori, molti appassionati, sommelier, giornalisti e operatori, raggiungendo il record di circa 4.000 presenze complessive. 

Mi piace definire l'edizione di quest'anno come quella "della maturità": è la terza, infatti,  che si tiene in centro a Verona e la macchina organizzativa messa in piedi dal Consorzio di Tutela, dalla Strada del Soave, con il supporto di AIS Veneto, si è dimostrata ottimamente rodata.

Molto ricco e ben articolato il programma, con conferenze, degustazioni e seminari, per un percorso articolato tra cultura, vino e gastronomia.

Molte delle aziende presenti erano rappresentate dalle nuove generazioni, un bellissimo segno che fa pensare a un rinnovamento non soltanto anagrafico, ma di idee e contenuti,  e con il desiderio di  lavorare per nuovo senso di appartenenza a una denominazione dalla grande storia.

Un bel segnale, a mio avviso, è stato anche  ritrovare tra i partecipanti ben otto aziende aderenti alla FIVI ( Federazione Italiana Vignaioli indipendenti).  Come è noto, il nucleo locale della Federazione Nazionale ( Vignaioli Indipendenti del Soave)  pone  da tempo il veto all'entrata nella FIVI nazionale di nuove aziende della denominazione, in quanto iscritte al Consorzio di Tutela.  Chi segue il mo profilo sui social media ha avuto modo di seguire il mio punto di vista sulla questione, Se al Soave Versus ( che di fatto da tre anni è organizzato dal Consorzio) sono liberi di partecipare anche i Vignaioli Indipendenti -quattro dei quali appartengono al gruppo locale degli "irriducibili", - perché non dovrebbe valere lo stesso principio di libertà per le nuove aziende che desiderano associarsi?  Forse è tempo di superare certi steccati, tanto più ora ch'è in essere l'Erga Omnes e  questo vale per tutti, iscritti o meno al Consorzio.  Voglio dunque pensare a un Soave Versus augurale.

Per quanto riguarda i vini assaggiati, gran bella performance, in generale, dell'annata 2016 che ha mostrato espressioni del Soave profumate, ricche e  movimentate da una bella agilità della beva.  Acidità meno marcate, maggiori rotondità e notevole spessore gustativo nella 2015.  Sorprendente anche qualche 2014, esile ma molto gustoso. 

Alcuni assaggi che ho  annotato nel mio Moleskine:

Soave Cl. Monte di Fice 2016 - I Stefanini

Soave Cl. Monte Fiorentine 2016 - Cà Rugate

Soave doc Vulcano 2016 - Garganuda

Soave doc Pressi - calcare rosa - 2016 - Antica Corte

Soave Cl. Vigna Turbian 2016 - Nardello

Turbiana 2016 - Filippi (trebbiano in purezza)

Soave Cl. Roccolo del Durlo 2015 - Le Battistelle

Soave Cl. Bine Longhe 2015 - T.E.S.S.A.R.I.

Soave Cl. Alzari 2015 - Coffele

Soave Doc Motto Piane 2015 - Fattori 

Soave Colli Scaligeri  Castelcerino - drìo casa 18 mesi sui lieviti 2015 - Filippi

Soave Cl. Salvarenza Vecchie Vigne 2014 - GIni